Dichiarazione della Pontificia Accademia delle Scienze sulla Tutela della Libertà della Scienza e sulla Prevenzione della Distorsione della Verità Scientifica

Erosione della Libertà Scientifica e Crisi della Verità

Il Consiglio della Pontificia Accademia delle Scienze e i membri accademici firmatari consegnano questa Dichiarazione perché realmente preoccupati delle crescenti minacce globali alla libertà della scienza e per la sistematica distorsione della verità scientifica. In diversi contesti e in diverse aree geografiche, stiamo assistendo a un allarmante aumento di tentativi di screditare, politicizzare o sopprimere la conoscenza scientifica. Questi tentativi non solo mettono in pericolo l’integrità della scienza, ma anche il benessere delle società, che dipendono dalla scienza per poter affrontare le sfide più urgenti, tra cui la povertà, le pandemie, l’assistenza sanitaria, i cambiamenti climatici e l’uso dell’intelligenza artificiale.

Negli ultimi anni sono emersi degli andamenti che indicano una tendenza preoccupante: attraverso pressioni politiche, tagli di bilancio e di personale, e censura, le istituzioni scientifiche vengono indebolite. Risultati sperimentali vengono ignorati o apertamente distorti. Il pacifico e aperto confronto che caratterizza il processo scientifico viene sostituito, in alcuni ambienti, da narrazioni guidate dall’ideologia, disinformazione e false informazioni. Nei casi più estremi, gli scienziati vengono importunati, emarginati o minacciati personalmente a causa del loro lavoro.

Tali attacchi non sono confinati a una particolare regione o ideologia politica; emergono tanto nelle democrazie quanto nei sistemi autoritari, sia nel Nord che nel Sud globale. L’indebolimento della verità attraverso negazionismo e retorica antiscientifica è diventato un fenomeno internazionale. Non si tratta soltanto di una crisi della comunicazione: è un attacco strutturale ai valori e alle istituzioni che rendono la scienza un pilastro del progresso umano.

La Pontificia Accademia delle Scienze, guidata dai suoi statuti e dalla sua tradizione, ha sempre sostenuto la convinzione che la scienza sia fondamentale per lo sviluppo dell’umanità. L’Accademia si è impegnata profondamente nelle questioni di diplomazia scientifica, dalle pandemie ai cambiamenti climatici, fino all’etica dell’intelligenza artificiale, all’accesso e all’uso dell’energia, e ai percorsi per ridurre la povertà globale, promuovendo un’educazione accessibile a tutti come mezzo per ridurre le disuguaglianze legate alla conoscenza nel mondo odierno. Questi impegni si basano su un rispetto condiviso per la verità e sulla protezione della ricerca scientifica da interferenze ideologiche o politiche.

 

Cause delle attuali minacce alla scienza

Le cause profonde di questi attacchi alla scienza e alla verità sono complesse e interconnesse. Esse includono:

  • Uso politico della scienza: in molti contesti i fatti scientifici vengono manipolati o soppressi per servire obiettivi politici a breve termine. Leader o gruppi d’interesse possono negare verità scomode per conservare il potere o interessi economici, piuttosto che affrontare realtà difficili con prassi basate sull’evidenza.
  • Polarizzazione ideologica: la crescente frammentazione sociale, alimentata dall’anti-istituzionalismo e dalla politica identitaria, ha contribuito al rifiuto del consenso scientifico, talvolta a favore di teorie del complotto. La scienza viene talvolta rappresentata come elitaria o faziosa, nonostante la sua natura autocorrettiva: infatti, il progresso scientifico spesso corregge conoscenze già acquisite e deve sempre restare aperto a nuove intuizioni.
  • Pressioni economiche e forze di mercato: la commercializzazione della ricerca e il forte condizionamento della scienza da parte di potenti industrie possono generare conflitti di interesse. La fiducia pubblica viene erosa quando la scienza compare al servizio del profitto privato anziché del bene comune.
  • Disinformazione digitale: i social media e le piattaforme online hanno accelerato la diffusione di pseudoscienza e di falsità. L’amplificazione, guidata dall’intelligenza artificiale, di contenuti sensazionalistici spesso soffoca la comunicazione ragionata e basata sui risultati.
  • Scarsa alfabetizzazione scientifica e mancanza di coinvolgimento: i sistemi educativi di molti Paesi non hanno fornito ai cittadini strumenti adeguati per comprendere e valutare criticamente le affermazioni scientifiche. Ciò crea un terreno fertile per manipolare i cittadini e generare in essi sfiducia.
  • Silenziare e censurare: in alcune regioni, governi repressivi sono andati oltre il trascurare la scienza, arrivando fino a punire attivamente coloro che affermano la verità scientifica a chi possiede il potere. Istituzioni scientifiche sono state chiuse e i ricercatori hanno affrontato minacce legali o fisiche.

L’effetto cumulativo di questi sviluppi è l’erosione della fiducia pubblica nella scienza e l’indebolimento del suo ruolo nel guidare decisioni che plasmano il nostro futuro collettivo. Non è solo un problema degli scienziati: è un pericolo per la pace, il benessere, la dignità umana e per la cooperazione globale.

 

Un appello ad agire — Salvaguardare la libertà e l’integrità della scienza

La Pontificia Accademia delle Scienze invita tutti i settori della società a riconoscere che la libertà della scienza e la difesa della verità scientifica sono necessaria per il benessere e sviluppo dell’umanità. Le seguenti azioni sono ritenute essenziali:

  1. Leader politici e responsabili delle politiche. I governi devono tutelare l’indipendenza delle istituzioni scientifiche e resistere alla politicizzazione della ricerca. Il sostegno alla scienza di base e alla scienza applicata deve essere protetto come un investimento per il bene pubblico. Le decisioni politiche devono essere guidate dalle migliori evidenze disponibili, non dall’ideologia o dalla disinformazione.
  2. Comunità scientifiche. Gli scienziati devono riaffermare il loro impegno al rigore, alla trasparenza e alla responsabilità etica. Devono impegnarsi attivamente nella società, comunicare chiaramente i loro risultati e ascoltare con rispetto le preoccupazioni del pubblico. Per quanto possibile, le organizzazioni scientifiche dovrebbero proteggere i propri membri dalle intimidazioni e sostenere politiche che salvaguardino la libertà accademica.
  3. Media e piattaforme tecnologiche. Giornalisti e istituzioni mediatiche devono dare priorità all’accuratezza e al contesto nel trattare questioni scientifiche. Le aziende dei social media devono adottare misure più forti per limitare la diffusione della disinformazione e sostenere invece fonti autentiche e autorevoli. È urgente e necessario che gli algoritmi impiegati siano trasparenti ed usati con responsabilità.
  4. Leader religiosi e morali. Le comunità religiose dovrebbero riconoscere e promuovere la compatibilità tra scienza e spiritualità. Come dimostra la storia della Pontificia Accademia, ragione e fede possono coesistere in un reciproco arricchimento. I leader religiosi possono svolgere un ruolo assai importante nel ristabilire la fiducia pubblica nella scienza come forza per il bene.
  5. Istituzioni educative. Scuole e università devono raddoppiare gli sforzi per coltivare l’alfabetizzazione scientifica, il pensiero critico, la curiosità e l’attenzione verso le singole persone e l’intero pianeta. L’educazione dovrebbe dare agli studenti la capacità di distinguere la verità dalla falsità e di apprezzare il valore del ragionamento basato sui risultati frutto di esperienza.
  6. Nazioni Unite e organismi internazionali. Le organizzazioni multilaterali devono continuare a sostenere la cooperazione scientifica globale, proteggere i diritti degli scienziati, monitorare ed esporre le minacce alla libertà scientifica. I progressi nell’affrontare il cambiamento climatico, la sicurezza sanitaria globale e la sicurezza alimentare dipendono tutti da una scienza solida e affidabile, oltre che dallo sviluppo tecnologico.

Riconosciamo che gli scienziati non possono portare da soli questo peso, specialmente in contesti in cui devono affrontare repressioni o non godono di un sufficiente sostegno istituzionale. È necessaria una coalizione globale di tutti i soggetti interessati — con un lavoro internazionale che attraversi settori e convinzioni diverse — per difendere il diritto di ricercare e affermare la verità scientifica. Facendo questo, non solo proteggiamo l’integrità della scienza, ma sosteniamo anche la dignità, la giustizia e la sostenibilità del nostro comune futuro umano. In questo spirito, la Pontificia Accademia delle Scienze riafferma la sua dedizione a promuovere una scienza che serva l’umanità, faccia crescere la pace e onori la ricerca condivisa della conoscenza alla luce della verità.

Firmatari:

Joachim von Braun, President of PAS, Vatican City and Germany

Cardinal Peter K.A. Turkson, Chancellor of PAS, Vatican City

Chien-Jen Chen, PAS Academician, Council Member, Taiwan

Ewine van Dishoeck, PAS Academician, Council Member, Netherlands

Fabiola Gianotti, PAS Academician, Council Member; Italy

Edward De Robertis, PAS Academician, Council Member, USA

Mohamed Hassan, PAS Academician, Council Member, Sudan

V. Ramanathan, PS Academician, Council Member, USA

Wolf Singer, PAS Academician, Council Member, Germany

Zeresenay Alemseged, PAS Academician, Ethiopia

Frances H. Arnold, PAS Academician, USA

Vanderlei S. Bagnato, PAS Academician, Brazil

Antonio M. Battro, PAS Academician, Argentina

Helen M. Blau, PAS Academician, USA

Thierry Boon Falleur, PAS Academician, Belgium

Emmanuelle Charpentier, PAS Academician, France

Steven Chu, PAS Academician, USA

Aaron Ciechanover, PAS Academician, Israel

Francis S. Collins, PAS Academician, USA

Guy Consolmagno SJ, PAS Academician, Vatican Observatory, Vatican City

Stanislas Dehaene, PAS Academician, France

Jennifer Doudna, PAS Academician, USA

Elaine Fuchs, PAS Academician, USA

Örjan Gustafsson, PAS Academician, Sweden

Edith Heard, PAS Academician, France

Klaus von Klitzing, PAS Academician, Germany

Jürgen Knoblich, PAS Academician, Austria

Yuan T. Lee, PAS Academician, Taiwan

Jean-Marie Lehn, PAS Academician, France

Pierre Léna, PAS Academician, France

Juan Maldacena, PAS Academician, Argentina

Mauro Mantovani, PAS Academician, Vatican Library, Vatican City

Anming Meng, PAS Academician, China

Juergen Mittelstrass, PAS Academician, Germany

Salvador Moncada, PAS Academician, United Kingdom

Ryoji Noyori, PAS Academician, Japan

Olivier Pourquie, PAS Academician, France

Stanley Prusiner, PAS Academician, USA

Didier Queloz, PAS Academician, Switzerland

Rafael Radi, PAS Academician, Uruguay

Chintamani N.R. Rao, PAS Academician, India

Peter Raven, PAS Academician, USA

Daya Reddy, PAS Academician, South Africa

Martin Rees, PAS Academician, United Kingdom

Maryanne Wolf, PAS Academician, USA

Roald Z. Sagdeev, PAS Academician, USA

Susan Solomon, PAS Academician, USA

Donna Strickland, PAS Academician, Canada

Cecilia Tortajada, PAS Academician, UK and Singapore

Rafael Vicuña, PAS Academician, Chile

Edward Witten, PAS Academician, USA

Shinya Yamanaka, PAS Academician, Japan

Maria Zuber, PAS Academician, USA