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Giovedì 9, la Società Dante Alighieri di Roma ospiterà una tavola rotonda di grande interesse storico e sociale presso la propria sede di Piazza Firenze. L'evento, dal titolo "L'attualità della Rerum Novarum", si concentrerà sulla questione sociale tra i pontificati di Leone XIII e Leone XIV.
I RELATORI
L'incontro vedrà la partecipazione di illustri accademici:
- Prof. Massimo Borghesi, Docente di Filosofia Morale presso l'Università di Perugia
- Prof. Rocco D'Ambrosio, Docente di Filosofia Politica presso la Pontificia Università Gregoriana
- Prof. Oliviero Diliberto, Docente di Scienze Giuridiche presso l'Università Sapienza di Roma
L'evento sarà moderato da Paolo Conti, Editorialista del Corriere della Sera.
COME RAGGIUNGERE LA SEDE
La Società Dante Alighieri si trova nel cuore storico di Roma, nel cinquecentesco Palazzo Firenze, nel cuore della Roma rinascimentale e barocca.
La sede è facilmente raggiungibile dal centro storico di Roma e si trova in una posizione strategica per chi utilizza i trasporti pubblici della capitale.
Autobus: le linee 100, 280, 30, 51, 628, 70, 87, 990, C3, N70, 81, 119 servono la zona di Piazza Firenze.
Metro: linea A, fermata Barberini o Repubblica (10-12 minuti a piedi).
Erosione della Libertà Scientifica e Crisi della Verità
Il Consiglio della Pontificia Accademia delle Scienze e i membri accademici firmatari consegnano questa Dichiarazione perché realmente preoccupati delle crescenti minacce globali alla libertà della scienza e per la sistematica distorsione della verità scientifica. In diversi contesti e in diverse aree geografiche, stiamo assistendo a un allarmante aumento di tentativi di screditare, politicizzare o sopprimere la conoscenza scientifica. Questi tentativi non solo mettono in pericolo l’integrità della scienza, ma anche il benessere delle società, che dipendono dalla scienza per poter affrontare le sfide più urgenti, tra cui la povertà, le pandemie, l’assistenza sanitaria, i cambiamenti climatici e l’uso dell’intelligenza artificiale.
Negli ultimi anni sono emersi degli andamenti che indicano una tendenza preoccupante: attraverso pressioni politiche, tagli di bilancio e di personale, e censura, le istituzioni scientifiche vengono indebolite. Risultati sperimentali vengono ignorati o apertamente distorti. Il pacifico e aperto confronto che caratterizza il processo scientifico viene sostituito, in alcuni ambienti, da narrazioni guidate dall’ideologia, disinformazione e false informazioni. Nei casi più estremi, gli scienziati vengono importunati, emarginati o minacciati personalmente a causa del loro lavoro.
Tali attacchi non sono confinati a una particolare regione o ideologia politica; emergono tanto nelle democrazie quanto nei sistemi autoritari, sia nel Nord che nel Sud globale. L’indebolimento della verità attraverso negazionismo e retorica antiscientifica è diventato un fenomeno internazionale. Non si tratta soltanto di una crisi della comunicazione: è un attacco strutturale ai valori e alle istituzioni che rendono la scienza un pilastro del progresso umano.
La Pontificia Accademia delle Scienze, guidata dai suoi statuti e dalla sua tradizione, ha sempre sostenuto la convinzione che la scienza sia fondamentale per lo sviluppo dell’umanità. L’Accademia si è impegnata profondamente nelle questioni di diplomazia scientifica, dalle pandemie ai cambiamenti climatici, fino all’etica dell’intelligenza artificiale, all’accesso e all’uso dell’energia, e ai percorsi per ridurre la povertà globale, promuovendo un’educazione accessibile a tutti come mezzo per ridurre le disuguaglianze legate alla conoscenza nel mondo odierno. Questi impegni si basano su un rispetto condiviso per la verità e sulla protezione della ricerca scientifica da interferenze ideologiche o politiche.
Cause delle attuali minacce alla scienza
Le cause profonde di questi attacchi alla scienza e alla verità sono complesse e interconnesse. Esse includono:
- Uso politico della scienza: in molti contesti i fatti scientifici vengono manipolati o soppressi per servire obiettivi politici a breve termine. Leader o gruppi d’interesse possono negare verità scomode per conservare il potere o interessi economici, piuttosto che affrontare realtà difficili con prassi basate sull’evidenza.
- Polarizzazione ideologica: la crescente frammentazione sociale, alimentata dall’anti-istituzionalismo e dalla politica identitaria, ha contribuito al rifiuto del consenso scientifico, talvolta a favore di teorie del complotto. La scienza viene talvolta rappresentata come elitaria o faziosa, nonostante la sua natura autocorrettiva: infatti, il progresso scientifico spesso corregge conoscenze già acquisite e deve sempre restare aperto a nuove intuizioni.
- Pressioni economiche e forze di mercato: la commercializzazione della ricerca e il forte condizionamento della scienza da parte di potenti industrie possono generare conflitti di interesse. La fiducia pubblica viene erosa quando la scienza compare al servizio del profitto privato anziché del bene comune.
- Disinformazione digitale: i social media e le piattaforme online hanno accelerato la diffusione di pseudoscienza e di falsità. L’amplificazione, guidata dall’intelligenza artificiale, di contenuti sensazionalistici spesso soffoca la comunicazione ragionata e basata sui risultati.
- Scarsa alfabetizzazione scientifica e mancanza di coinvolgimento: i sistemi educativi di molti Paesi non hanno fornito ai cittadini strumenti adeguati per comprendere e valutare criticamente le affermazioni scientifiche. Ciò crea un terreno fertile per manipolare i cittadini e generare in essi sfiducia.
- Silenziare e censurare: in alcune regioni, governi repressivi sono andati oltre il trascurare la scienza, arrivando fino a punire attivamente coloro che affermano la verità scientifica a chi possiede il potere. Istituzioni scientifiche sono state chiuse e i ricercatori hanno affrontato minacce legali o fisiche.
L’effetto cumulativo di questi sviluppi è l’erosione della fiducia pubblica nella scienza e l’indebolimento del suo ruolo nel guidare decisioni che plasmano il nostro futuro collettivo. Non è solo un problema degli scienziati: è un pericolo per la pace, il benessere, la dignità umana e per la cooperazione globale.
Un appello ad agire — Salvaguardare la libertà e l’integrità della scienza
La Pontificia Accademia delle Scienze invita tutti i settori della società a riconoscere che la libertà della scienza e la difesa della verità scientifica sono necessaria per il benessere e sviluppo dell’umanità. Le seguenti azioni sono ritenute essenziali:
- Leader politici e responsabili delle politiche. I governi devono tutelare l’indipendenza delle istituzioni scientifiche e resistere alla politicizzazione della ricerca. Il sostegno alla scienza di base e alla scienza applicata deve essere protetto come un investimento per il bene pubblico. Le decisioni politiche devono essere guidate dalle migliori evidenze disponibili, non dall’ideologia o dalla disinformazione.
- Comunità scientifiche. Gli scienziati devono riaffermare il loro impegno al rigore, alla trasparenza e alla responsabilità etica. Devono impegnarsi attivamente nella società, comunicare chiaramente i loro risultati e ascoltare con rispetto le preoccupazioni del pubblico. Per quanto possibile, le organizzazioni scientifiche dovrebbero proteggere i propri membri dalle intimidazioni e sostenere politiche che salvaguardino la libertà accademica.
- Media e piattaforme tecnologiche. Giornalisti e istituzioni mediatiche devono dare priorità all’accuratezza e al contesto nel trattare questioni scientifiche. Le aziende dei social media devono adottare misure più forti per limitare la diffusione della disinformazione e sostenere invece fonti autentiche e autorevoli. È urgente e necessario che gli algoritmi impiegati siano trasparenti ed usati con responsabilità.
- Leader religiosi e morali. Le comunità religiose dovrebbero riconoscere e promuovere la compatibilità tra scienza e spiritualità. Come dimostra la storia della Pontificia Accademia, ragione e fede possono coesistere in un reciproco arricchimento. I leader religiosi possono svolgere un ruolo assai importante nel ristabilire la fiducia pubblica nella scienza come forza per il bene.
- Istituzioni educative. Scuole e università devono raddoppiare gli sforzi per coltivare l’alfabetizzazione scientifica, il pensiero critico, la curiosità e l’attenzione verso le singole persone e l’intero pianeta. L’educazione dovrebbe dare agli studenti la capacità di distinguere la verità dalla falsità e di apprezzare il valore del ragionamento basato sui risultati frutto di esperienza.
- Nazioni Unite e organismi internazionali. Le organizzazioni multilaterali devono continuare a sostenere la cooperazione scientifica globale, proteggere i diritti degli scienziati, monitorare ed esporre le minacce alla libertà scientifica. I progressi nell’affrontare il cambiamento climatico, la sicurezza sanitaria globale e la sicurezza alimentare dipendono tutti da una scienza solida e affidabile, oltre che dallo sviluppo tecnologico.
Riconosciamo che gli scienziati non possono portare da soli questo peso, specialmente in contesti in cui devono affrontare repressioni o non godono di un sufficiente sostegno istituzionale. È necessaria una coalizione globale di tutti i soggetti interessati — con un lavoro internazionale che attraversi settori e convinzioni diverse — per difendere il diritto di ricercare e affermare la verità scientifica. Facendo questo, non solo proteggiamo l’integrità della scienza, ma sosteniamo anche la dignità, la giustizia e la sostenibilità del nostro comune futuro umano. In questo spirito, la Pontificia Accademia delle Scienze riafferma la sua dedizione a promuovere una scienza che serva l’umanità, faccia crescere la pace e onori la ricerca condivisa della conoscenza alla luce della verità.
Firmatari:
Joachim von Braun, President of PAS, Vatican City and Germany
Cardinal Peter K.A. Turkson, Chancellor of PAS, Vatican City
Chien-Jen Chen, PAS Academician, Council Member, Taiwan
Ewine van Dishoeck, PAS Academician, Council Member, Netherlands
Fabiola Gianotti, PAS Academician, Council Member; Italy
Edward De Robertis, PAS Academician, Council Member, USA
Mohamed Hassan, PAS Academician, Council Member, Sudan
V. Ramanathan, PS Academician, Council Member, USA
Wolf Singer, PAS Academician, Council Member, Germany
Zeresenay Alemseged, PAS Academician, Ethiopia
Frances H. Arnold, PAS Academician, USA
Vanderlei S. Bagnato, PAS Academician, Brazil
Antonio M. Battro, PAS Academician, Argentina
Helen M. Blau, PAS Academician, USA
Thierry Boon Falleur, PAS Academician, Belgium
Emmanuelle Charpentier, PAS Academician, France
Steven Chu, PAS Academician, USA
Aaron Ciechanover, PAS Academician, Israel
Francis S. Collins, PAS Academician, USA
Guy Consolmagno SJ, PAS Academician, Vatican Observatory, Vatican City
Stanislas Dehaene, PAS Academician, France
Jennifer Doudna, PAS Academician, USA
Elaine Fuchs, PAS Academician, USA
Örjan Gustafsson, PAS Academician, Sweden
Edith Heard, PAS Academician, France
Klaus von Klitzing, PAS Academician, Germany
Jürgen Knoblich, PAS Academician, Austria
Yuan T. Lee, PAS Academician, Taiwan
Jean-Marie Lehn, PAS Academician, France
Pierre Léna, PAS Academician, France
Juan Maldacena, PAS Academician, Argentina
Mauro Mantovani, PAS Academician, Vatican Library, Vatican City
Anming Meng, PAS Academician, China
Juergen Mittelstrass, PAS Academician, Germany
Salvador Moncada, PAS Academician, United Kingdom
Ryoji Noyori, PAS Academician, Japan
Olivier Pourquie, PAS Academician, France
Stanley Prusiner, PAS Academician, USA
Didier Queloz, PAS Academician, Switzerland
Rafael Radi, PAS Academician, Uruguay
Chintamani N.R. Rao, PAS Academician, India
Peter Raven, PAS Academician, USA
Daya Reddy, PAS Academician, South Africa
Martin Rees, PAS Academician, United Kingdom
Maryanne Wolf, PAS Academician, USA
Roald Z. Sagdeev, PAS Academician, USA
Susan Solomon, PAS Academician, USA
Donna Strickland, PAS Academician, Canada
Cecilia Tortajada, PAS Academician, UK and Singapore
Rafael Vicuña, PAS Academician, Chile
Edward Witten, PAS Academician, USA
Shinya Yamanaka, PAS Academician, Japan
Maria Zuber, PAS Academician, USA
A nome di Sua Santità Papa Leone XIV vorrei porgere i miei cordiali saluti a tutti i partecipanti al AI for Good Summit 2025, organizzato dall’Unione internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), in collaborazione con altre agenzie delle Nazioni Unite, e co-ospitato dal Governo Svizzero. Poiché questo vertice coincide con il 160° anniversario della fondazione dell’ITU, desidero congratularmi con tutti i Membri e il personale per il loro lavoro e impegno costante al fine di promuovere la cooperazione globale per portare i benefici delle tecnologie della comunicazione alle persone in tutto il mondo. Connettere la famiglia umana attraverso la comunicazione telegrafica, radiofonica, telefonica, digitale e spaziale presenta delle sfide, specialmente nelle aree rurali e a basso reddito, dove circa 2,6 miliardi di persone ancora non hanno accesso alle tecnologie della comunicazione.
L’umanità si trova a un bivio dinanzi all’immenso potenziale generato dalla rivoluzione digitale guidata dall’Intelligenza Artificiale. L’impatto di questa rivoluzione è di vasta portata, trasformando campi come l’educazione, il lavoro, l’arte, l’assistenza sanitaria, l’amministrazione, l’ambito militare e la comunicazione. Questo cambiamento epocale esige responsabilità e discernimento per assicurare che l’IA venga sviluppata e utilizzata per il bene comune, costruendo ponti di dialogo e promuovendo la fratellanza, e garantendo che serva gli interessi dell’umanità nel suo insieme.
Mentre l’IA diventa capace di adattarsi in modo autonomo a molte situazioni compiendo scelte puramente tecniche basate su algoritmi, è fondamentale considerare le sue implicazioni antropologiche ed etiche, i valori in gioco, gli obblighi e i quadri normativi necessari per sostenere tali valori. Di fatto, anche se l’IA può simulare aspetti del ragionamento umano e svolgere compiti specifici con incredibile velocità ed efficienza, non può replicare il discernimento morale o la capacità di formare relazioni autentiche. Pertanto, lo sviluppo di questi progressi tecnologici deve andare di pari passo con il rispetto dei valori umani e sociali, la capacità di giudicare con coscienza tranquilla e la crescita nella responsabilità umana. Non a caso questa era di profonda innovazione ha spinto molti a riflettere su ciò che significa essere umani e sul ruolo dell’umanità nel mondo.
Sebbene la responsabilità dell’uso etico di sistemi di IA inizi da coloro che li sviluppano, gestiscono e supervisionano, questa responsabilità è condivisa anche da chi li utilizza. L’IA, pertanto, richiede una gestione etica adeguata e quadri normativi incentrati sulla persona umana, che vadano oltre i meri criteri dell’utilità o dell’efficienza. In sostanza, non dobbiamo mai perdere di vista l’obiettivo comune di contribuire a quella “tranquillitas ordinis, ovvero la tranquillità dell’ordine”, come l’ha definita Sant’Agostino (De civitate Dei ), e di promuovere un ordine di relazioni sociali più umano, nonché società pacifiche e giuste al servizio dello sviluppo umano integrale e del bene della famiglia umana.
A nome di Papa Leone XIV, desidero cogliere questa occasione per incoraggiarvi a cercare chiarezza etica e stabilire una gestione coordinata locale e globale dell’IA, basata sul riconoscimento condiviso della dignità inerente e delle libertà fondamentali della persona umana. Il Santo Padre vi assicura volentieri delle sue preghiere nel vostro impegno per il bene comune.
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L'Osservatore Romano, Anno CLXV n. 159, venerdì 11 luglio 2025, p. 2.
In occasione del conferimento del premio Giuseppe Locati 2025 avrà luogo la prima Locati Lecture che sarà affidata al Prof. Giuseppe Tanzella-Nitti e avrà per titolo Interdisciplinarità e unità del sapere: La dimensione umanistica della ricerca scientifica.
Programma
18.00 Il critico – Il critico d’arte Luigi Marsiglia introdurrà la tematica ispirata dai pensieri e dalle opere di Giuseppe Locati.
18.15 Il relatore – Il Prof. Giuseppe Tanzella-Nitti, teologo e direttore della SISRI (Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare) presenterà la lecture.
19.00 Il discussant – Il Prof. Francesco Valagussa, vincitore della prima edizione del Premio Locati (2010) e oggi docente di Filosofia Teoretica all’Università Vita-Salute San Raffaele farà il suo intervento ed esporrà la sua esperienza.
19.15 Testimonianza – Dott. Giacomo Maria Arrigo, filosofo Università san Raffaele di Milano e ricercatore Scuola SISRI, esporrà la sua testimonianza come studioso interdisciplinare.
19.30 Il vincitore – Il premio sarà consegnato dal prof. Luca Bertazzini, in memoria della premiazione del primo premio Locati del 2010, fatta dal padre Prof. Pier Franco Bertazzini.
L’evento avrà luogo a partire dalle ore 18:00 presso il centro congressi Le Village by CA, Corso di Porta Romana 61, Milano.
L’evento potrà sarà trasmesso in modalità streaming e potrà essere seguito anche in remoto.
La modalità di iscrizione prevede l’iscrizione gratuita ma obbligatoria tramite questo link
Sito web Giuseppe Locati per maggiori informazioni
Serie di incontri di formazione, in presenza e streaming aperti al confronto e al dialogo a cura di Orioldo Marson
1. Martedì 7 ottobre 2025 › ore 20.45
Fede, ragione, scienza oggi
Orioldo Marson, in dialogo con Paola Fedato
2. Martedì 4 novembre 2025 › ore 20.45
La visione di Teilhard de Chardin
Stefano Visintin in dialogo con Maria Teresa Ret
3. Martedì 2 dicembre 2025 › ore 20.45
Il male di fronte alla ragione e alla fede
Andrea Toniolo in dialogo con Lisa Lucchese
4. Martedì 10 febbraio 2026 › ore 20.45
Creazione ed evoluzione.
La voce di un teolog
Orioldo Marson in dialogo con Stefano Vuaran
5. Martedì 3 marzo 2026 › ore 20.45
Lo stupore della scoperta.
La filosofia in dialogo con la scienza
Francesco Longo in dialogo con Orioldo Marson
- Sala Teatro Castello Piazza Duomo Spilimbergo (PN) -
6. Martedì 14 aprile 2026 › ore 20.45
I miracoli nella Bibbia: oltre la fede?
Maurizio Girolami in dialogo con Mauro Dalla Torre
7. Martedì 5 maggio 2026 › ore 20.45
Cosa è mai l’uomo? (Sal 8,5)
La domanda sull’origine e la natura
dell’uomo tra teologia e scienza
Giuseppe Tanzella-Nitti in dialogo con Orioldo Marson
Data: Dal 7 ottobre 2025 al 5 maggio 2026
Luogo: Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone – Via Concordia, 7 Pordenone
ATTENZIONE: appuntamento del 3 marzo 2026 a SPILIMBERGO
Le attività promosse da Presenza e Cultura sono aperte alle persone che lo desiderano, senza distinzione alcuna.
A tutti coloro che partecipano, in presenza/streaming, si chiede un contributo volontario e libero, come forma di sostegno concreto per la promozione della formazione e della cultura.
Il contributo volontario potrà essere versato presso la Segreteria in via Concordia 7 oppure tramite bonifico: IBAN IT42A0623012504000015110430 di Presenza e Cultura.
È necessario registrare i propri dati presso la Segreteria PEC in via Concordia 7; oppure cliccando qui per compilare il form.
Prima di ogni incontro verrà inviata una mail di promemoria per chi avesse scelto la presenza, con anche il link per la registrazione alla diretta streaming.
Qualora ci fosse qualche dubbio, contattare la segreteria organizzativa alla mail pec@centroculturapordenone.it